Deep Snow
Inglese

The Christmas Dilemma

At the North Pole there was a little town
where Santa Claus lived all year round.
One chilly night
the world became all white:
it was the morning of Christmas Eve,
And Santa needed to leave.
Meters and meters of snow,
that were still falling slow.
The sleigh was buried deep,
under a big white heap.
“What to do?” Santa asked himself;
then he called his best elf.
After an hour “I got it!” the elf cheered,
as he caressed his little beard.
“I need a sorcerer, a wand and a hat,
but please do not bring his big fat cat!”.
Elves do not like cats you see,
the ones in the houses, or worst, the ones running free.
“Call the sorcerer, at once!” cried Santa to his workers
and they responded to his orders.
They hurried all over the place:
“We’ve lost the phone! It’s been misplaced”
An elf had a brilliant idea:
she was the head-cook Sophia.
“Use a banana like a phone!” she said
while the reindeers she fed.
The things after that where very quick:
“Oh no!” they cried “The sorcerer is sick!!!”
But he was very kind
and he told them what he had in mind.
“Gather around and hear:
there is a solution don’t fear!
You don’t need my magic
No need to be so tragic.
A pinch of strength and courage,
then you can have your porridge!”
“Work, workers, work all day long!
Don’t stand there: be strong!”
So they shovelled the snow, singing a song:
We work all day long
Oh, for Santa Claus.
We don’t fear the snow or some work, so…
WORK, WORK AND WORK!
WORK, WORK AND WORK!
All… day… long!!!
And they did.
In a couple of hours they uncovered the sleigh that, on the ice, slid.
So Christmas was saved
and this story was made.
So open your ears:
Don’t waste your tears!
Roll up your sleeves
And praise you will receive


Il dilemma di Natale (traduzione)

Al Polo Nord c’era una piccola città
dove Babbo Natale viveva tutto l’anno.
In una fredda notte
il mondo divenne tutto bianco:
era la mattina della vigilia di Natale,
ma Babbo Natale doveva partire.
Metri e metri di neve,
che continuava a cadere lentamente.
La slitta era sepolta in profondità,
sotto un grande mucchio bianco.
“Cosa fare?” Si chiese Babbo Natale;
poi ha chiamato il suo elfo più fidato.
Dopo un’ora “ho capito!” l’elfo esultò,
mentre si accarezzava la piccola barba.
“Ho bisogno di uno stregone, una bacchetta e un cappello,
ma che non porti il suo grosso gatto grasso!”.
Agli elfi non piacciono i gatti, quelli nelle case,
o peggio, quelli che corrono liberi.
“Chiamate subito lo stregone!” gridò Babbo Natale ai suoi operai
e loro risposero ai suoi ordini.
Si affrettarono dappertutto:
“Abbiamo perso il telefono! Non si trova più”
Un elfo ebbe un’idea brillante: era la cuoca Sophia.
“Usa una banana come un telefono!” ha detto
mentre alle renne dava da mangiare.
Le cose dopo sono state molto veloci:
“Oh no!” gridarono “Lo stregone è malato !!!”
Ma è stato molto gentile
e ha detto loro quello che aveva in mente.
“Riunitevi e ascoltate:
c’è una soluzione non temete!
Non avete bisogno della mia magia
Non c’è bisogno di essere così tragici.
Un pizzico di forza e di coraggio,
poi potete avere il vostro porridge!”
“Lavorate, lavoratori, lavorate tutto il giorno!
Non restate lì: siate forti!”
Così hanno spalato la neve,
cantando una canzone:
Lavoriamo tutto il giorno
Oh, per Babbo Natale.
Non temiamo la neve o un po’ di lavoro, quindi…
LAVORA, LAVORA E LAVORA!
LAVORA, LAVORA E LAVORA!
Tutto il giorno!!!
E lo hanno fatto.
In un paio d’ore scoprirono la slitta
che, sul ghiaccio, scivolava.
Quindi il Natale è stato salvato
e questa storia è stata scritta.
Pertanto apri le orecchie:
non sprecare le tue lacrime!
Rimboccati le maniche
e riceverai lodi.

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